La cultivar BOUTON DE ROSE appartiene al
gruppo delle begonie tuberose orticole derivate da Begonia x tuberhybrida. E'
caratterizzata da fogliame verde ed abbondanti fioriture con singoli grandi fiori doppi
(diametro fino a 15 cm) di colore rosa chiaro con bordo più scuro su
steli eretti o leggermente incurvati.
Del vasto genere Begonia fanno parte
le begonie tuberose a riposo invernale, adatte alla coltivazione sia in vaso che
in piena terra.
Queste begonie sono dotate di un vero e
proprio tubero. Il tubero deriva dalla trasformazione di un fusto sotterraneo il
cui midollo si ingrossa e diviene magazzino di sostanze di riserva. L’organo
ipogeo delle begonie tuberose ne è il classico esempio. La consistenza di un
tubero è molto diversa da quella di un bulbo. Il suo interno è compatto ed
uniforme e costituito soprattutto da carboidrati. Nella parte esterna hanno
generalmente numerose gemme dalle quali si svilupperanno le foglie ed i steli
fiorali alla ripresa vegetativa.
La diretta messa a dimora dei tuberi delle
begonie all’esterno è consigliabile dalla fine di febbraio in poi, quando il
rischio di gelate è limitato. In caso di incertezze sull’andamento delle
temperature notturne è necessario rinviare la piantagione oppure coltivare
queste begonie in vasi dell’altezza di almeno 10 cm in zone a riparo e
trapiantare l’intero pane di terra nella posizione definitiva in giardino quando
ogni pericolo di gelo sia passato. Il terriccio deve essere di ottima qualità
mescolato in parti uguali con torba e sabbia. Il tubero deve essere piantato con
la parte concava (parte con incavo) rivolta verso l’alto e ricoperto con uno
strato leggero di terriccio di appena 2 cm. E’ importante un ottimo drenaggio.
La distanza tra i tuberi è generalmente compresa tra 20 e 25 cm.
Durante la coltivazione il terriccio deve
rimanere costantemente umido, ma mai molto bagnato, evitando di farlo asciugare
completamente. E’ ideale annaffiare abbondantemente di tanto in tanto quando il
terriccio sta per essiccarsi completamente. Il terriccio ben drenato eviterà il
ristagno dell’acqua.
I germogli compaiono piuttosto presto ma la
crescita non è rapidissima. Le begonie arrivano a fioritura dopo 12-15 settimane
dalla messa a dimora, mantenendola fino all’autunno inoltrato.
L’esposizione ideale per le begonie è la
luce filtrata da piante sovrastanti. Vanno benissimo anche aree esposte alla
luce del mattino e della sera, ma non in pieno sole durante le ore più calde
della giornata. Solo in luoghi molto freschi di montagna le begonie possono
essere collocate in zone soleggiate anche a mezzogiorno.
E’ consigliabile concimare regolarmente
con fertilizzante composito disciolto nell’acqua in modo che gli elementi
nutritivi possano essere rapidamente assorbiti. La somministrazione dei concimi
può essere iniziata al momento della seconda o terza foglia. Molto utile è la
concimazione nel periodo terminale della fioritura quando le piante dovranno
riformare gli organi sotterranei prima che tornino in dormienza, ma deve essere
evitata nel periodo della senescenza delle foglie.
Con i primi freddi autunnali le foglie
cominciano ad ingiallire afflosciandosi al suolo e perdendo di consistenza.
Questo è il momento giusto per recidere tutte le ramificazioni al livello del
suolo. La possibilità o meno di lasciare le begonie in terra durante l’inverno
cambia a seconda delle condizioni climatiche.
E’ importantissimo specificare che le
begonie da tubero si conservano eccellentemente di anno in anno e quindi non
vanno assolutamente buttate come si fa spesso con i gerani e le surfinie. Nel
centro-sud d’Italia possono essere lasciate in terra indisturbate, ma è
essenziale che non si verifichino mai ristagni d’acqua e il substrato si
mantenga essenzialmente asciutto. Nel centro-nord sarà necessario estrarre i
tuberi dal terreno, ripulirli, eventualmente trattarli con anticrittogamici, o
zolfo e polvere di carbone per evitare i marciumi e conservale in ambiente
fresco, non eccessivamente asciutto, in sabbia appena inumidita oppure in torba
o trucioli.
Le piante vengono attaccate frequentemente da limacce. La
protezione con specifiche esche non può essere generalmente evitata.